La situazione di sovraffollamento in cui versano le carceri italiane è un dramma e non può cadere nel vuoto. Lo ha ribadito anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano visitando il carcere di San Vittore a Milano. «Una situazione insostenibile» che «mette in gioco l'onore dell'Italia», ha affermato il Capo dello Stato. E solo un mese fa la Corte europea dei diritti dell'uomo aveva condannato l'Italia per questa annosa situazione.
La "biodanza" - un sistema di sviluppo umano e rinnovamento esistenziale, basato sull' approfondimento della conoscenza di se stessi e l'auto-accettazione - viene in aiuto di chi si trova in questa condizione, con attività laboratoriali strutturate e realizzate a partire dal fondamentale e imprescindibile principio della centralità della persona umana, come già sperimentato in Basilicata nell' ambito di progetti-pilota che hanno avuto successo, grazie a Roberta Rosa che ha ideato - insieme a Carla Abruzzese e Antonia Triani - un protocollo di intervento di biodanza in ambito penale.
Roberta Rosa |
Di questi ed altri temi connessi al "sistema biodanza" si parlerà a Creazzo (VI), nell'ambito del quarto Forum internazionale di Biodanza sociale e clinica, in programma dal 1° al 3 Marzo prossimo, un evento che richiamerà esperti di tutto il mondo. «L'obiettivo - spiega il Direttore del Forum, Giovanna Benatti - è quello di rendere consapevoli i detenuti che il corpo è una sorgente di vita, una palestra di relazionale per alleare anche mente e cuore.
Carla Abbruzzasi |
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